Barack Obama
Un passo avanti verso il disarmo.
Dopo l’incontro tra Obama e Medvedev a Copenaghen e i negoziati che si sono susseguiti per quasi un anno, da Mosca arrivano conferme sulla firma del trattato sul disarmo nucleare che dovrà rimpiazzare lo Start 1.
Il sigillo dei presidenti probabilmente arriverà prima del Conferenza sul nucleare a Washington il 12 aprile e dopo la visita del presidente russo Medvedev in Slovacchia il 6-7 aprile, per i 65 anni della fine della Seconda guerra mondiale.
Il nuovo patto è un punto di arrivo cruciale nella lotta contro il disarmo nucleare. In un comunicato congiunto a luglio i due leader si erano impegnati a ridurre operativamente i loro arsenali nucleari nella misura di 1500-1675 testate ciascuno.
Gli Usa hanno premuto molto per il rinnovo dello Start, che doveva essere il primo simbolo del nuovo corso nelle relazioni russo-americane dopo l’arrivo di Barack Obama alla Casa Bianca.
La Russia, tuttavia, ha frenato dopo i primi entusiasmi, perchè Obama ha, sì, revocato il progetto di scudo antimissile voluto da Bush e molto inviso a Mosca, ma ha poi rilanciato con un altro progetto di difesa missilistica da dislocare in parte in Europa dell’Est.
La Russia ha così chiesto una clausola nel nuovo Trattato Start che collegasse i due dossier e su questo punto le trattative erano entrate in una fase di impasse. I problemi però «sono stati tutti risolti», ha detto Hillary Clinton a Mosca.