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Taranto -In un biglietto ha spiegato che 20 anni di sospetti e sofferenze l'hanno portato a questo gesto

Vanacore si è suicidato

<p>Carabinieri</p>

Carabinieri

Si è suicidato Pietrino Vanacore, l’ex portiere del palazzo in cui fu trovata morta Simonetta Cesaroni.

Vanacore si è gettato in acqua in località Torre Ovo, vicino Torricella, in provincia di Taranto, dove risiedeva da anni. Vanacore, ha riferito il Tg5, avrebbe lasciato una scritta su un cartello: “Venti anni di sofferenze e di sospetti ti portano al suicidio”.

Simonetta Cesaroni fu trovata morta nel complesso di via Poma di cui Pietrino Vanacore era portiere, il 7 agosto 1990. Il 26 maggio del 2009 la Procura di Roma aveva deciso di archiviare l’ultima indagine su Vanacore rispetto al suo presunto coinvolgimento nella vicenda.

Gli accertamenti, aperti nel solco dell’inchiesta per la quale la Procura di Roma ha chiesto poi il rinvio a giudizio di Raniero Busco, che all’epoca dei fatti aveva una relazione sentimentale con la Cesaroni, avevano portato nell’ottobre del 2008 ad una perquisizione nell’abitazione di Vanacore, in Puglia, dove l’anziano risiedeva da tempo con la moglie.

Il 20 aprile del 2009 il legale di Vanacore aveva dichiarato: “Vanacore ha cercato di dimenticare, ma il periodico aggiornamento della vicenda ha riaperto la ferita. Lui ha sempre detto che il più bel giorno della sua vita sarà quando il caso sarà risolto”.

9 marzo, 2010 - 16.37