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Attacco esplosivo a Peshawar

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Altro attacco in Pakistan.

Oggi un gruppo di militanti islamici ha attaccato con armi e un’autobomba il consolato americano a Peshawar, alcune ore dopo che un kamikaze ha provocato la morte di 38 persone nel nordovest.

All’interno della missione Usa, comunque, sono rimasti tutti illesi.

“Gli americani sono i nostri nemici. Abbiamo realizzato l’attacco al loro consolato a Peshawar. Ne abbiamo in programma molti altri”, ha detto il portavoce talebano Azam Tariq per telefono a Reuters da una località sconosciuta.

I nuovi agguati sottolineano il pericolo rappresentato dai militanti in Pakistan, dopo un anno di offensiva militare per smantellare le roccaforti talebane.

Un funzionario dell’intelligence pakistana ha descritto l’agguato come un attentato suicida ben pianificato, mentre l’ambasciata Usa sostiene che gli attacchi di oggi riflettano la disperazione dei militanti.

Intanto, un presunto attentatore suicida si è fatto esplodere nel Pakistan nordoccidentale alla riunione di un partito politico nazionalista di etnia Pashtun, uccidendo 38 persone, secondo quanto riferito al telefono da Wakil Mohammad, medico a capo del primo ospedale di Timergarah, principale cittadina del distretto Basso Dir dove ha avuto luogo l’attentato.