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Afghanistan - Passo indietro del portavoce della provincia di Helmand sul coinvolgimento dei medici italiani

Emergency, smentita la confessione

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Emergency, smentita la confessione.

Passo indietro del portavoce della provincia di Helmand sulla confessione dei tre italiani di Emergency arrestati in Afghanistan con l’accusa di aver preso parte a un piano per assassinare il governatore Gulab Mangal.

“Mai detto di legami tra gli italiani e Al Qaida”, ha precisato il portavoce del governo di Helmand, Daud Ahmadi. E’ in corso, comunque, l’inchiesta dei servizi afghani sulle armi nell’ospedale di Emergency a Lashkar-Gah e sul fermo di nove persone, fra cui i tre italiani.

“Non ho mai accusato gli italiani di Emergency di essere in combutta con Al Qaeda – ha dichiarato Ahmadi -. Ho solo detto che un chirurgo dell’Ong stava collaborando e rispondendo alle domande”.
A diffondere la notizia della presunta confessione dei tre medici di Emergency era stato il quotidiano britannico The Times. Ora perĂ² la questione sembra diversa, con una sostanziale smentita delle dichiarazioni del portavoce afghano.

12 aprile, 2010 - 9.34