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Liberare il mondo dalla malaria

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Il 25 aprile non si celebra soltanto la Liberazione. E’ anche la giornata mondiale contro la malaria, una malattia che minaccia metà della popolazione mondiale, la più diffusa e temibile tra le parassitosi.

L’Unicef ha un obiettivo da raggiungere: arrestare il propagarsi della malattia che uccide un bambino al minuto, 850 mila persone ogni anno, con una sola, piccola, silenziosa puntura di zanzara. Un obiettivo che guarda al 2015 come l’anno entro il quale sconfiggere completamente la malaria.

Il progetto si chiama “Stop Malaria Now” e viene seguito dall’associazione Medicus Mundi. Ad oggi, sono state debellate 36 milioni di zanzare infette, sono state distribuite zanzariere trattate con insetticida, essenziali nelle zone a più alto rischio, la cui produzione è cresciuta di cinque volte nell’ultimo quinquennio: 350 milioni di pezzi prodotti, 200 dei quali hanno raggiunto i Paesi africani.

Anche la fornitura di farmaci antimalarici basati sull’artemisina (act) è aumentata di 30 volte e solo nel 2009 ne sono state somministrate 160 milioni di dosi.

Ma l’obiettivo richiede ogni anno la distribuzione nei Paesi colpiti dalla malattia di oltre 700 milioni di zanzariere, di 200 milioni di dosi di farmaci, e di 1,5 milioni di test per la diagnosi, che equivale a dire 6,2 miliardi di dollari entro quest’anno e circa 45 miliardi di dollari dal 2011 al 2020. Ma, secondo le stime del Global Malaria Action Plan, le somme disponibili sono ancora meno di un terzo rispetto ai 6 miliardi di dollari indispensabili ogni anno.