Processo Mills, il pm non rinvia l’udienza
Ennesimo scontro tra accusa e difesa nel processo Mills.
Materia del contendere l’interpretazione della recente legge sul legittimo impedimento. I pm di Milano hanno infatti chiesto che non venga considerato come legittimo impedimento il consiglio dei ministri che si terrà sabato e che sarà guidato dal premier. I giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano sono riuniti in Camera di consiglio per decidere se rinviare o meno l’udienza.
Secondo il pm Fabio De Pasquale, il Consiglio dei ministri “non è impedimento assoluto” e, a dimostrarlo, c’è a suo avviso l’ordine del giorno, che non prevede “provvedimenti di particolare rilevanza e urgenza”.
A titolo di esempio, il magistrato dell’accusa cita provvedimenti che riguardano “la diffusione del turismo sportivo tramite il golf e problemi linguistici dell’Alto Adige”.
“Non vi è nessuna straordinarietà, necessità e urgenza” spiega ancora De Pasquale di questo consiglio dei Ministri tale da impedire a Berlusconi di partecipare all’udienza. Secondo De Pasquale, inoltre, oggi era una di quelle date di udienza concordate tra le parti in cui Berlusconi avrebbe dato la disponibilità a essere presente.