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“Se Al Qaeda arriva al nucleare è una catastrofe”

<p>Barack Obama</p>

Barack Obama

“Se Al Qaeda si impossessasse della bomba nucleare per il mondo sarebbe una catastrofe”.

Lo ha detto Obama al summit sulla sicurezza nucleare che si ripeterà in Corea del Sud nel 2012.

“Materiale nucleare che può essere venduto o rubato e usato per armi nuclari esiste in decine di paesi – si legge nel comunicato – solo la più piccola quantità di plutonio, delle dimensioni di una mela, può uccidere o ferire centinaia di migliaia di persone innocenti. Se Al Qaeda ne venisse in possesso, sarebbe una catastrofe per il mondo, provocando un’enorme perdita di vite umane e segnando un duro colpo per la pace e stabilità globale”.

Sulla questione iraniana, Obama ha dovuto incassare la fredda risposta della Cina, membro permanente del Consiglio di sicurezza Onu e quindi decisiva per l’adozione delle sanzioni contro Teheran. “Pressioni e sanzioni non potranno regolare alla base il dossier nucleare iraniano. I migliori strumenti sono il dialogo e il negoziato” ha detto il portavoce cinese, gelando l’ottimismo generato negli americani dalle rassicurazioni del presidente Hu Jintao alla vigilia del summit.

Mentre i leader leggono le loro dichiarazioni al summit, il lavoro duro sull’Iran lo svolge il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, che a Washington ha incontrato i rappresentanti del “5+1″, cioè Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna (con gli Usa membri permanenti del Consiglio di sicurezza) e Germania. Obiettivo del pressing, mettere a punto le sanzioni in ambito Onu “entro la primavera”.

Al vertice di Washington, il più imponente raduno di leader mai organizzato da un presidente Usa dalla fine della Seconda Guerra mondiale, Obama propone un piano per mettere in sicurezza, entro quattro anni, tutto il materiale nucleare attualmente a rischio di finire nella mani di stati “pericolosi” e di organizzazioni terroriste.