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L'opinione di uno sporco comunista

Si è aperto un aperto “meravigliao”

di Valerio De Nardo

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La forza di un territorio nell’affrontare la competizione nasce in primo luogo dalla capacità degli attori istituzionale, economici e sociali di “fare sistema”, di essere una lobby solidale.

Se guardiamo la situazione che si è determinata all’indomani dell’ultima tornata elettorale sul piano politico possiamo dire che per la Tuscia si apre una stagione con caratteristiche forse irripetibili.

La filiera istituzionale di governo è sostanzialmente omogenea: il centrodestra è infatti alla guida del governo nazionale e di quello regionale, nonché dell’amministrazione provinciale e del comune capoluogo (l’unica variabile è l’assenza dell’Udc nelle maggioranze di testa e di coda della filiera stessa).

Tre deputati (il sindaco di Viterbo, l’uomo dei cordoni della borsa di Bersani, il signore delle tessere degli ex popolari) e una senatrice rappresentano la Tuscia in Parlamento.

Ben quattro consiglieri regionali, di cui almeno uno in predicato di divenire assessore, completano un quadro di estremo favore per un territorio che volesse fare una forte ed efficace azione di lobbing.

Ma il problema è: saranno gli stakeholders, i portatori di interesse, in grado di esprimere una visione unitaria? O, altrimenti, saranno in grado gli esponenti politici di fare sintesi tra i diversi interessi particolari?

Certo, però, ci sono almeno tre temi spinosi che rischiano di essere terreno di scontro piuttosto che di azione solidale.

Primo: la gestione dell’acqua. L’esperienza di Talete ha segnato un momento particolare non soltanto per il Viterbese. In quel caso, pur tra contraddizioni e difficoltà, si è scelto il percorso di gestione pubblica delle risorse idriche mediante una volontà politica trasversale agli schieramenti. Oggi che il governo Berlusconi ha varato una normativa che costringe a mettere sul mercato la gestione di un bene pubblico come l’acqua si dovrà vedere come si dislocheranno intorno a questo problema le varie forze politiche e le amministrazioni locali.

Secondo: la produzione di energia nucleare. A parere di tutti gli osservatori ed analisti, Montalto di Castro è il sito maggiormente “favorito” per iniziare a produrre energia elettrica da fissione atomica. L’annuncio del governo non dovrebbe ormai tardare ad arrivare. Anche in questo caso sarà interessante capire come reagiranno i vari livelli di governo della filiera, ma anche enti locali come i comuni di Montalto, Tarquinia e Canino in mano al centrosinistra.

Terzo: l’aeroporto. Il consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà Enrico Mezzetti lo definisce “il cacao meravigliao”, come il fortunato prodotto pubblicizzato dalla trasmissione televisiva di Renzo Arbore, che, pur non esistendo, veniva cercato nei negozi e nei supermercati. In base alle descrizioni che ne venivano date all’interno del programma, le sue caratteristiche salienti sarebbero dovute essere le tre versioni disponibili: “Delicação”, “Spregiudicão” e “Depreção”, libere traduzioni di “delicato”, “spregiudicato” (quindi dal gusto forte) e “deprezzato” (ma anche “depresso”, quindi leggero).

Certo è che fino ad oggi, tranne il citato consigliere di Sel, l’intero panorama politico e istituzionale viterbese ha avuto nel suo orizzonte lo scalo low cost della città dei papi come principale elemento di sviluppo del territorio. Chiaramente ulteriori ritardi non potranno che inficiare definitivamente la credibilità di un progetto, il quale finirebbe a quel punto per essere davvero come quello straordinario prodotto pubblicizzato da un corpo di ballerine brasiliane, con quel simpatico jingle che faceva:

Sao come se fao la marmellata / con frutta zuccherata / e un po’ di liquorao / e sao come si fao / la cioccolata / con una mescolata / di zucchero e cacao / cacao cacao / cacao dal gusto esagerao / cacao cacao / pero’ cacao meravigliao / Cacao meravigliao / che meraviglia /

sto cacao meravigliao / cacao con tre gustao / delicassao spregiudicao e depressao / lo sao o non lo sao / ci fa impazzao / sto cacao meravigliao / cacao cacao cacao / che meraviglia / sto cacao meravigliao / Sao come si fao / una canzoncina/ con una musichino / e un po’ di parolao / e sao come si fao / una sambina / con una canzoncina /

che parla di cacao / cacao cacao cacao / dal gusto esagerao /cacao cacao / pero’ cacao meravigliao / cacao meravigliao / che meraviglia / sto cacao meravigliao / cacao con tre gustao / delicassao spregiudicao / e depressao / lo sao o non lo sao / ci fa impazzao / sto cacao meravigliao / cacao cacao cacao / lo sponzorao / della nostra trasmissao.

Guarda caso la trasmissione si chiamava “Indietro tutta”.

Valerio De Nardo

11 aprile, 2010 - 17.07