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Voleva tagliarle la testa

<br /> Il sole tatuato sul corpo della donna ritrovata morta nel lago di Como

Il sole tatuato sul corpo della donna ritrovata morta nel lago di Como

L’ha uccisa e voleva decapitarla.
Sarebbe questa l’ipotesi battuta dagli inquirenti svizzeri. Il taglio sul collo di Beatrice Sulmoni, l’infermiera trovata morta nelle acque del lago di fronte a Laglio, non sembrerebbe, infatti, somigliare a un taglio inferto solo per ucciderla.

Il taglio, da parte a parte, ha fatto ipotizzare agli inquirenti che chi lo ha fatto volesse tagliare la testa della giovane vittima, madre di un bambino.
A uccidere la Sulmoni sarebbe stato il marito, Marco Siciliano, 32 anni, fisioterapista di Chiasso, nato in Svizzera, ma di origini italiane.

Da si apprende l’uomo sarebbe stato incastrato da alcuni sms che lo stesso avrebbe inviato dal cellulare della donna dopo la scomparsa, avvenuta la sera del 25 marzo scorso.
Messaggi inviati ai famigliari di lei per invitarli a non cercarla più. Il telefonino della 36enne di Mendrisio è stato trovato in mano al marito. E’ da qui che sono scattate le domande sempre più pressanti e le parziali ammissioni che hanno portato all’arresto.
Da subito gli inquirenti svizzeri avevano cominciato a tenere d’occhio il marito, perché primo a essere sospettato di averla fatta sparire.