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Casini a Berlusconi: “Serve un patto per l’Italia”

<p> Pierferdinando Casini</p>

Pierferdinando Casini

Casini archivia l’Udc e parte con il partito della Nazione.

Da Todi lancia un messaggio al premier Silvio Berlusconi: “Se il suo governo non riuscisse ad affrontare l’emergenza in maniera autosufficiente noi lo aiuteremo. Non entrando in questo esecutivo, ma sottoscrivendo “un patto per l’Italia” tra maggioranza e opposizione per approvare la manovra anticrisi e fare le riforme”.

Chiudendo la tre giorni organizzata dalla fondazione Liberal di Ferdinando Adornato, Pieferdinando Casini fa un’analisi politica della situazione attuale e punta il dito contro la Lega e l’Italia dei Valori, la vera spia a suo parere del fallimento di questo bipolarismo.

“Chi è stato scelto dagli elettori, cioè Berlusconi – dice Casini – deve andare alla televisione e dire che c’è un’emergenza, che la casa brucia e chi ha buona volontà deve evitare di fare come i capponi di Renzo che si beccavano mentre il paese va a rotoli. Questo serve al paese non l’Udc nella maggioranza”.

Al suo partito che per tre giorni a Todi, tra nostalgie, dubbi ed entusiasmi, si è interrogato sull’opportunità di lanciarsi nell’esperienza nuova del Partito della Nazione, Casini dice: “Con la sola denuncia al massimo ci salviamo la coscienza. Ora dobbiamo passare dalla denuncia alla soluzione. Dobbiamo cambiare musica e spartito. Dobbiamo cambiare per esistere”.