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Politica - Così Claudio Scajola dopo le sue dimissioni

“La mia colpa? La troppa superficialità”

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Scajola: “La mia colpa? La troppa superficialità”.

Così il ministro per lo Sviluppo economico che, travolto dall’affaire della casa con vista Colosseo, si è dimesso dalla guida del ministero. “Sto vivendo da dieci giorni una situazione di grande sofferenza. Sono al centro di una campagna mediatica senza precedenti. In un’inchiesta giudiziaria in cui non sono indagato.

Per difendermi non posso continuare a fare il ministro”.
A poche ore dalla sua decisione, che lo ha portato a lasciare la prima poltrona del dicastero di via Veneto, Scajola è tornato a parlare dell’intera vicenda nel corso d’un’intervista a Bruno Vespa, trasmessa a Porta a Porta.

L’ex ministro ha dichiarato d’avere, come ogni uomo, “pregi e difetti. Il difetto è che voglio correre troppo e seguo poco le cose che mi riguardano. La vicenda della casa l’ho seguita con troppa superficialità: questa è la mia colpa, ma la sola che ho commesso”.
Intanto a fermare il totoministro sulla successione Scajola la notizia, sempre più accreditata, che sarà il premier ad assumere ad interim la guida del ministero dello Sviluppo Economico.

5 maggio, 2010 - 10.25