Josè Mourinho
L’Inter conquista la tripletta. A Madrid si prende anche la Champions League.
La doppietta del Principe, Diego Milito, ha alzato per la terza volta la Champions League, 45 anni dopo l’ultimo trionfo.
Il Bayern, imbottigliato a metà campo si è arreso in capo a una ordalia che consegna ai nerazzurri l’emozione e l’eresia di un’impresa mai riuscita in Italia: Champions, scudetto, coppa nazionale nella stessa stagione. Visto Milito, la storia non poteva che scegliere lui e la società che, a sua volta, lo aveva arruolato. Altra categoria.
Ha vinto, ancora e sempre, Mourinho, che proprio qui al Bernabeu presto sarà di casa. Solo tre allenatori hanno vinto due Champions con squadre diverse. E l’Inter non la vinceva dal 1965. Il successo dell’Inter salva anche il quarto posto nella Champions League 2011-2012. Su tutti e su tutto, lui: Diego Milito: il gol coppa a Roma, il gol scudetto a Siena, la doppietta Champions a Madrid. L’ultima italiana a fregiarsi del trofeo era stato il Milan, nel 2007, ad Atene.
Per provarci, il Bayern ci prova: Robben, anche d’interno liftato, solo che Julio Cesar ha capito tutto, e provvede. Fuori Chivu e dentro Stankovic: giusto così. L’Inter se ne frega del possesso palla e bada al sodo. Ed è ancora Milito a ribadire che, nel calcio di ieri, di oggi e di sempre, conta la qualità, non la quantità, il coraggio e la fortuna, non la famigerata supremazia territoriale.