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Governo -Il taglio degli stipendi ai parlamentari annunciato da Calderoli non basta

Pensioni, si pensa a una “stretta” sulle finestre

<p> Silvio Berlusconi</p>

Silvio Berlusconi

Il governo prepara una manovra da 25 miliardi di euro circa.

Dopo la bufera finanziaria che ha colpito le Borse e l’euro non basta il taglio degli stipendi dei politici annunciato da Calderoli.

Sembra che un’azione temporanea sulle pensioni sia tra le ipotesi per la manovra. L’impianto generale del sistema previdenziale non è in discussione, ma si ragiona, invece, su un blocco sulle finestre di uscita per le pensioni di anzianità e su un’ulteriore stretta sulle pensioni di invalidità con intensificazione dei controlli.

In gioco innazitutto il rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici. Scaduto nel 2009, il contratto per 3,5 milioni di statali potrebbe slittare. Il costo è di circa 5 miliardi tuttora non previsti.

Si fanno ipotesi anche su un allungamento dei tempi della erogazione delle liquidazioni degli statali: oggi lo Stato deve pagare entro tre mesi. Il tempo di attesa potrebbe essere raddoppiato e arivare a sei mesi.

Si parla anche del blocco degli scatti di anzianità per alcune categorie, come i magistrati e i professori universitari.

Si pensa, infine, anche alla possibilità di accelerare il processo di trasformazione dei Monopoli in agenzia fiscale, proprio nell’ottica di renderne più efficace l’attività di controllo sul fronte tributario.

15 maggio, 2010 - 10.51