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Inchiesta G8 - Per stabilire la linea di condotta delle prossime ore

Scajola va da Berlusconi

<p>Claudio Scajola</p>

Claudio Scajola

Inchiesta G8, Scajola va da Berlusconi.

Claudio Scajola, rientrato anticipatamente dalla Tunisia, incontrerà il premier per stabilire la linea di condotta delle prossime ore.
Due le strade che si presentano al ministro per lo sviluppo econimico: dimissioni, come chiede l’opposizione, o difesa a oltranza. Nelle ultime ore è spuntata anche una terza ipotesi e cioè quella dell’autosospensione fino a quando non avrà chiarito la sua situazione.

Finora il Pdl, con l’eccezione di qualche finiano come Fabio Granata, gli ha espresso solidarietà per l’accusa di aver acquistato nel 2004 un appartamento a Roma con vista sul Colosseo, che il ministro afferma di aver pagato 610mila euro, con il concorso di alcuni assegni dell’imprenditore Diego Anemone.

Scajola ha fatto sapere che presto andrà dai magistrati. Il ministro, infatti, ha annunciato che il 14 maggio andrà a deporre dai giudici di Perugia che conducono l’inchiesta sugli appalti per i grandi eventi come quello del G8 “in quanto persona informata dei fatti”, precisando di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia.
Dopo il 14 maggio, il ministro ha chiarito di avere intenzione di presentarsi anche in Parlamento come chiesto dall’opposizione per chiarire la sua situazione.

4 maggio, 2010 - 11.11