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Uccisi due soldati italiani

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Due soldati italiani uccisi in Afghanistan.

Due morti e due feriti gravi. E’ il bilancio di un attentato avvenuto a Herat, nel nord-est dell’Afghanistan, in danno del contingente Isaf.

Il sergente Massimiliano Ramadù, 33 anni di Velletri, e il caporal maggiore Luigi Pascazio, 25 anni di Bitetto in provincia di Bari, sono i due militari italiani vittime dell’attentato di questa mattina in Afghanistan. In seguito all’esplosione dell’ordigno tra Herat e Bala Murghab altri due militari sono rimasti feriti. Tutti i soldati appartenevano al 32mo reggimento Genio della brigata Taurinense.

I quattro soldati italiani, tre uomini e una donna, si stavano dirigendo a Bala Murghab a bordo di un veicolo blindato, quando, al loro passaggio, è esplosa una bomba rudimentale.

Feriti, sarebbero stati portati all’ospedale da campo di Herat.

Il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, a seguito dell’attentato, si è detto perplesso sulle possibilità di esportare la democrazia in Afghanistan. “Non abbiamo mai nascosto i nostri dubbi in merito – ha detto il ministro -, ma ogni decisione deve essere presa insieme agli altri a livello internazionale. Bisogna verificare se questi sacrifici servono a qualcosa”.