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Disastro azzurro, mea culpa di Lippi

<p> Marcello Lippi</p>

Marcello Lippi

Italia fuori dai mondiali, Lippi: “Mi prendo tutte le responsabilità”.

E’ un Marcello Lippi dimesso e dispiaciuto quello che incontra la stampa, all’indomani della sconfitta con la Slovacchia.

Il ct azzurro fa mea culpa. “Se una squadra si presenta in questa maniera, con il terrore – afferma – vuol dire che il tecnico non l’ha preparata a dovere. Mi dispiace da morire chiudere così. Per gli sportivi italiani, per il presidente, per la federazione, per tutto. Sono pronto per i processi ma mi sono autocondannato da solo”.

I giornalisti chiedono se il motivo del disastro sia da ricercare nella formazione. Senza Cassano. Senza Totti. Senza Quagliarella, fatto scendere in campo all’ultimo minuto.

“Potevo mettere prima un altro, un altro ancora, ma il problema non è quello – risponde Lippi -. Il problema è che non sono riuscito a presentare una squadra in grado di esprimersi, ma ero assolutamente convinto della bontà delle scelte”.

La disfatta, in ogni caso, impone una riflessione. Ed è proprio questo che Lippi ha intenzione di fare: prendersi una pausa, per meditare a mente fredda sul disastro. “Mi fermo qualche mese – annuncia -, poi farò delle valutazioni”.

E al futuro ct un augurio: “Quanto sarà difficile risollevarsi non lo so. Spero che chi verrà dopo di me ci riesca nel più breve tempo possibile. Non è un momento particolarmente brillante per il calcio italiano ma il livello non è quello che ha espresso la squadra ieri per un’ora e un quarto”.