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Cronaca - Il ministro Sacconi soddisfatto per le sorti dello stabilimento dopo l'esito del referendum

Fiat: “La Panda andrà a Pomigliano”

<p>Maurizio Sacconi</p>

Maurizio Sacconi

Fiat: “La Panda andrà a Pomigliano”.

La produzione della Panda passerà a Pomigliano d’Arco, come prevede il piano d’investimento del Lingotto. Ne è convinto anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che ha dichiarato di non “vedere nessuna ragione per cui la produzione non debba essere portata nello stabilimento campano”.

E intanto gli impianti di Termini Imerese si fermeranno con una settimana d’anticipo per la chiusura estiva. A fine luglio scatterà la cassa integrazione.
Nessun dubbio, dunque, sul trasferimento della produzione della Panda a Pomigliano. “No, assolutamente no, non ne vedo la ragione. C’è la conferma del percorso ipotizzato – ha detto Sacconi -. Saranno le parti firmatarie del contratto a verificare i vari passaggi per l’attuazione del piano”.

Gli impianti Fiat di Termini Imerese, invece, si fermeranno con una settimana d’anticipo rispetto alla chiusura estiva. L’azienda ha infatti comunicato ai delegati sindacali che farà ricorso alla cassa integrazione nell’ultima settimana di luglio.

E sull’esito del referendum nello stabilimento campano Sacconi ha mostrato tutto il suo ottimismo. “Il risultato apre una prospettiva per l’intero Mezzogiorno. Supera le mie aspettative”.

Con queste parole il ministro commenta l’esito del referendum dei lavoratori, dicendo di essere convinto che la Fiat andrà avanti con i nuovi investimenti nonostante il 34 per cento dei no. Sacconi ha anche annunciato che il governo valuterà una possibile detassazione e decontribuzione di parte del salario aggiuntivo.

24 giugno, 2010 - 11.43