Pomigliano, la Fiom conferma il no

Maurizio Sacconi
Pomigliano, la Fiom conferma il no.
La decisione del sindacato è stata irremovibile. Nemmeno l’inserimento di un punto che prevede una commissione paritetica incaricata di stabilire sanzioni sulla base di eventuali inadempienze rispetto all’intesa è servito per far mettere la firma al sindacato legato alla Cgil.
A questo punto tutto è rimandato al referendum del 22 giugno. Nella giornata in cui la Fiat ha fatto registrare un calo delle immatricolazioni 22,7 per cento a maggio rispetto allo stesso mese del 2009, mentre nei primi cinque mesi dell’anno il calo è stato del 7,6 per cento, il destino delle tute blu di Pomigliano è, dunque, incerto.
Ottimismo dal ministro Sacconi. “Sono e rimango postivo – ha detto il ministro del Welfare -. Sono convinto che ci siano oramai le condizioni, meglio con la firma formale di tutti, per realizzare l’investimento e dare un futuro all’auto e al Sud. Sono ottimista perché c’è già il consenso della maggior parte delle organizzazioni sindacali”.
La questione in gioco è nota: a fronte di 700mila euro di investimento c’è un accordo particolareggiato che prevede fra le altre cose una nuova organizzazione dei turni, o il collocamento della mensa a fine turno che rappresentano uno scambio tra produttività e occupazione che sembra accettabile a tutti.