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Bomba gli scoppia tra le mani e muore

Il corpo dell'uomo

Il corpo dell'uomo

Era sul bancone e gridava. Poi avrebbe innescato la bomba per scagliarla, forse, contro una vicina di casa. Quella bomba però gli è stata fatale. E’ saltato in aria lui. Il botto è avvenuto alle 19,45 in via IV Maggio, traversa di via Madonna del Monte, a Marta sulla portafinestra tra la cucina e il balcone del suo appartamento.

E’ morto così Quinto Venanzi 84enne di Marta, dilaniato da una bomba artigianale che aveva fatto con le sue stesse mani.

Tutto si sarebbe consumato in poco tempo, perché appena innescata la bomba è esplosa tra le sue mani.

Per lui non c’è stato più niente da fare. Il suo corpo è rimasto sul balcone fino alle 22, 30, quando è arrivato il carro funebre per portarlo all’obitorio.

Venanzi era un “artigiano delle bombe” in pensione. Per anni aveva lavorato alla costruzione di esplosivi per le cave. A casa custodiva ancora materiale per realizzare bombe carta.

L’ultima l’ha preparata proprio ieri pomeriggio.

Nel momento dell’esplosione era accanto alla moglie disabile, uscita illesa dall’incidente, ma sotto chok.

Da anni la accudiva costantemente. Venanzi due anni fa ha perso la figlia. Da allora non è stato più lo stesso. Oltre alla moglie lascia due figli. Negli ultimi tempi appariva fortemente stressato.

Subito dopo il violento scoppio gli abitanti di Marta hanno iniziato a parlare di una lite tra vicini. Ma i carabinieri frenano. Troppo presto per capire fino in fondo se quel gesto era rivolto a qualcuno.

Anche se in paese, della lite perenne tra Venanzi e la proprietaria della pizzeria sotto casa, si parla da tempo.

Immediati sono arrivati i soccorsi del 118, i Vigili del Fuoco di Gradoli, la scientifica per i rilevamenti tecnici, i carabinieri. Sul posto anche il colonnello dell’Arma Marco Bianchi.