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Falso allarme bomba a Lourdes

Falso allarme bomba a Lourdes, evacuiati 30 mila fedeli.

Il luogo di pellegrinaggio è rimasto chiuso per circa due ore, poi, la basilica e gli altri siti di Lourdes, sono stati riaperti verso le 16, affollati in occasione della festa dell’Assunzione.

I controlli degli artificieri, scattati inseguito all’allarme infatti, sono terminati senza che alcun ordigno fosse stato ritrovato.

Tutto è partito da una telefonata arrivata al commissariato di polizia che annunciava che quattro bombe sarebbero esplose alle 15.

In quel momento circa trentamila persone si trovavano intorno alla grotta, dove, secondo la Chiesa, la Vergine Maria è apparsa a Bernadette Soubirous 152 anni fa, in occasione proprio dell’Assunzione, che si festeggia il 15 agosto. Scaduto l’”ultimatum” contenuto nella telefonata anonima, sulla spianata non vi è stata comunque, almeno per il momento, alcuna deflagrazione.

L’evacuazione del santuario è terminata intorno alle 14 ed è stata effettuata con calma, ha spiegato l’Ufficio stampa del santuario. Un fotografo dell’Afp ha dichiarato che gli artificieri hanno controllato l’area, con l’aiuto dei cani. Per precauzione sono stati chiusi gli accessi alla basilica dell’Immacolata concezione, alla basilica del Rosario, alla basilica sotterranea di San Pio X.

Chiusi anche i servizi amministrativi, l’Hospitalité Notre-Dame di Lourdes, la grotta e le piscine. Immediatamente dopo l’evacuazione, le webcam che riprendono la spianata di Lourdes e il lungo viale che porta al santuario hanno mostrato il luogo di culto rimasto quasi deserto, presidiato solo da forze dell’ordine.