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“Italia senza leader”

“L’Italia non ha più un leader”.

Questo l’affondo di Famiglia Cristiana sul panorama italiano, nell’editoriale del numero che sarà in edicola da domani.

Il settimanale cattolico poi aggiunge che “non esistono programmi di medio e lungo termine. Non emerge un’idea di bene comune, che permetta di superare divisioni e interessi di parte. Se non personali. Si propone un federalismo che sa di secessione. Senz’anima e solidarietà”.

Il duro giudizio sui politici che cosituiscono oggi la classe dirigente italiana è nell’editoriale del prossimo numero in edicola, dove si sottolinea la gravità della “assenza” nel nostro Paese “di una classe dirigente all’altezza della situazione”.

“L’opinione pubblica, sebbene narcotizzata dalle tv, è disgustata dallo spettacolo poco edificante che, quasi ogni giorno, ci viene offerto da una classe politica che litiga su tutto – continua l’articolo -. Lontana dalla gente e impotente a risolvere i gravi problemi del Paese. Da tempo Papa e vescovi hanno lanciato l’appello: ‘Giovani politici cattolici cercansi’. Per invitare i credenti più impegnati a misurarsi con il destino della nazione”.

Condivide le dure critiche Giorgio Merlo del Pd, vicepresidente della commissione Vigilanza della Rai. “La denuncia di Famiglia Cristiana è da condividere, anche se dura e implacabile – dice -. In Italia c’è un problema di classe dirigente che non può essere sottovalutato. E l’area cattolica, in particolare, ha il dovere anche di creare una nuova classe dirigente politica. Su questo versante, però, non basta invocare l’assenza di punti di riferimento.

La classe dirigente è credibile e autorevole quando è formata. Ma per non limitarsi alla denuncia l’associazionismo cattolico ha una responsabilità culturale ed educativa che non può appaltare ad altri”.