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“Napolitano non doveva intromettersi”

<p> Silvio Berlusconi</p>

Silvio Berlusconi

“Napolitano scorretto, non doveva intervenire”.

E’ un Berlusconi irritato quello che interviene dopo le dichirazioni rilasciate dal presidente della Repubblica all’Unità.
Berlusconi la definisce “un’intromissione indebita”.

Il premier non ha mandato giù il fatto che il presidente Napolitano si sia “sfogato” proprio con l’Unità, “il giornale che, da sempre – come detto da Berlusconi – conduce una campagna denigratoria contro di me”. Questo basta, secondo il premier, a dimostrare la non imparzialità di Napolitano.

Ma c’è di più. Il “vuoto politico”, in caso di voto anticipato, denunciato dalla più alta carica dello Stato, ha messo Berlusconi in allarme. Il ritorno alle urne non sembra più così scontato. Anzi. Si profila, all’orizzonte, la strada del governo di transizione.

“Ma se danno vita a un altro esecutivo al posto mio – afferma Berlusconi -, sarà un colpo di Stato e come tale io lo denuncerò. E di fronte a un golpe io mando la gente in piazza”. Quanto all’invito di Napolitano a fermare la campagna mediatica contro Fini, il presidente del Consiglio si dice indignato. “Sono stati usati due pesi e due misure.

Nulla in mia difesa quando un anno fa sono stato al centro di un attacco politico e mediatico senza precedenti – ha commentato Berlusconi -. Adesso l’invito a fermare un’inchiesta su Fini sulla quale io nulla ho a che fare. Il presidente della Repubblica avrebbe dovuto invitarlo, piuttosto, a fare chiarezza sulla faccenda della casa, e allora sì che Gianfranco sarebbe stato sull’orlo delle dimissioni”.