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Omicidio Vassallo - Il ricordo di Marco Giovannelli, direttore di Varesenews, uno degli ultimi a intervistare il sindaco di Pollica

“Era vero, diretto e pieno di passione”

<br />Angelo Vassallo

Angelo Vassallo

Pubblichiamo il ricordo di Marco Giovannelli, direttore di Varesenews, che è stato uno degli ultimi giornalisti a intervistare il sindaco di Pollica, tragicamente ucciso alle due della scorsa notte a colpi di pistola.

Ma quando torna Marco che dobbiamo andare insieme a pescare?“.
Venerdì avevo mandato un’email a Carla, l’assessore tuttofare dell’amministrazione di Acciaroli e Pollica. Le raccontavo della festa di Varesenews e di alcuni progetti. Lei ne aveva subito parlato con il sindaco. Con Angelo Vassallo era scattata subito un’empatia incredibile.

Mi ha telefonato diverse volte mentre proseguiva il mio viaggio in vespa. Voleva che tornassi a trovarlo per raccontargli come era andata e per riprendere alcune riflessioni sulla politica, sulla gestione delle amministrazioni.

Mi ero ripromesso di portare ad Acciaroli alcuni “amici” leghisti per ragionare insieme sull’importanza di rivedere i modi di affrontare il federalismo. Ma non era questo il vero punto forte con lui.
Angelo era (e parlarne al passato mi fa davvero male) un uomo vero, diretto, coraggioso, pieno di passione. Mi aveva riservato un’accoglienza incredibile. L’ho incontrato per la prima volta una sera di tre settimane fa alle nove e mezza di sera.

Abbiamo conversato per un’ora quasi ci conoscessimo da sempre. Ha voluto che mi fermassi un giorno in più per conoscere il suo comune. Mi ha portato nei piccoli borghi. Ho negli occhi quell’immagine meravigliosa di lui con in mano due aragoste.
Era appena tornato da una mattina di pesca. Partiva alle cinque e alle nove era già al porto per andare a lavorare per il suo comune. Travolgente, profondo, stava lavorando a nuovi progetti per valorizzare ancora di più le frazioni di collina. Tra pochi giorni iniziava una bella iniziativa su Hemingway.

Per le strade del paese, nel porto, sulle spiagge sono affissi pezzi del romano più famoso “Il vecchio e il mare”. Era convinto come tanti che la leggenda supera la realtà e quindi si divertiva all’idea che il protagonista del romanzo fosse stato ispirato dalla figura di “uvecchiu”, un pescatore molto popolare ad Acciaroli divenuto amico dello scrittore americano.

Angelo non potrà esserci con i suoi sorrisi, con le sue battute, ma ci sarà la sua energia, la sua carica, la sua speranza di costruire un mondo migliore. Ad Acciaroli un po’ c’era riuscito.

6 settembre, 2010 - 13.08