Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Questione israeliano-palestinese - Scongiurato il pericolo di uno stop delle trattative, dopo l'attentato a Hebron

Il sangue non fermerà i negoziati

<p>Benjamin Netanyahu</p>

Benjamin Netanyahu

“Il sangue non fermerà i negoziati”.

Sono decisi a proseguire sulla via del dialogo Abu Mazen e Benjamin Netanyahu.

Per i due leader di Israele e Palestina, l’attentato terroristico in Cisgiordania, a Hebron, in cui hanno perso la vita quattro israeliani, non cambia le cose. La ripresa dei negoziati resta fissata comunque per domani, a Washington, sotto la supervisione del presidente Usa Barack Obama.

Ciò non vuol dire che i vertici israeliani sorvoleranno sull’episodio. “Israele non permetterà che l’uccisione di quattro suoi cittadini in Cisgiordania, resti impunita – ha già fatto sapere una delegazione israeliana dagli Stati Uniti -, ma l’accaduto non produce alcun cambiamento nell’avvio dei negoziati di pace”.

Abu Mazen e Benjamin Netanyahu hanno già incontrato il segretario di Stato americano Hillary Clinton, per preparare la ripresa delle trattative, dopo uno stop lungo 20 mesi.

Una delle questioni più urgenti da affrontare nel corso dei colloqui sarà quella delle colonie israeliane in Cisgiordania.

1 settembre, 2010 - 11.20