“Solo insulti e falsità”
Silvio Berlusconi
“Solo insulti e falsità”.
Così Berlusconi commenta gli ultimi episodi della politica italiana.
Ieri mattina, in un audiomessaggio ai promotori della libertà incentrato sui militari italiani in Afghanistan, Berlusconi ha esordito sottolineando il quadro desolante che la politica italiana sta mostrando in questi giorni. Per il presidente del consiglio ormai si è andati ben oltre il solito teatrino della politica, quello “delle chiacchiere, degli insulti, delle falsità”, che ha spesso denunciato.
“Meglio lasciar perdere” avverte. Anche perché, “fuori da questo teatrino, il nostro governo invece, il “governo del fare”, ha continuato a lavorare in silenzio su cose concrete, nell’interesse di tutti gli italiani”.
Nessun accenno diretto allo scontro con il presidente della Camera Gianfranco Fini, né al prossimo e atteso dibattito parlamentare. Di questo delicatissimo passaggio ha parlato il segretario nazionale del partito repubblicano Francesco Nucara.
“Credo di poter anticipare che non sarà posta la fiducia, ma che si voterà solo un documento. Sarà una risoluzione o una mozione e su quelli Berlusconi i numeri li avrà sicuramente”. Nucara è convinto che il premier “non avrà bisogno di 316 voti, basta che ci sia la maggioranza, come i 308 voti, anche se lì il voto era segreto, che sono andati contro l’utilizzo delle intercettazioni di Cosentino”.
Per il leader della Lega Umberto Bossi, addirittura, “se Berlusconi sa di avere i numeri è inutile che venga in Aula a fare troppi casini”. I numeri della Lega, assicura Bossi, “ci sono di sicuro”.
Berlusconi, comunque, attende Fini al varco del passaggio in Aula del 29. Per ora, incassa con soddisfazione il fatto che il presidente della Camera abbia dovuto riconoscere l’esistenza della “questione” casa di Montecarlo, che si tratta di una questione oscura, che Fini non è stato in grado di chiarire, parlando per la prima volta di dimissioni.