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“Una giornata storica”

<p> Mariastella Gelmini</p>

Mariastella Gelmini

“Una giornata storica”.

E’ così che il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha definito il via riforma della scuola nel giorno della prima campanella per oltre tre milioni di studenti.
Un avvio in cui non mancano le polemiche. Soprattutto per le proteste dei precari, che da alcuni giorni manifestano il loro disappunto nei confronti delle scelte di governo.

“La scuola italiana – ha detto la Gelmini – cambia e parte la riforma che era attesa da decenni. Viene completamente ridisegnata la struttura delle superiori, all’insegna della chiarezza e della modernità”.
Prendono il via, oggi, i nuovi licei, i nuovi istituti tecnici e professionali che consentiranno, secondo il ministro, “maggior collegamento tra scuola e lavoro, più attenzione alle materie scientifiche, più inglese e rilancio dell’istruzione tecnica e professionale”.

Tra le altre novità, quelle che riguardano le assenze: massimo cinquanta giorni, pena l’automatica bocciatura senza appello e il tetto massimo del trenta per cento di alunni stranieri per classe, voluto dalla Lega.