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Afghanistan, la Nato teme un ritiro troppo rapido.
Il numero dei Paesi che vorrebbero accelerare l’uscita di scena dall’Afghanistan cresce col passare dei mesi.
E’ il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen promette che al vertice di Lisbona, in novembre, “possiamo aspettarci un annuncio sul fatto che il processo di transizione cominci tra l’inizio e il luglio del 2011″. Sarebbe quello l’inizio della fine.
Per quanto riguarda le bombe, invece, se l’Italia lo vuole, ha piena facoltà di armare i caccia dislocati sullo scacchiere afghano.
Rasmussen commenta tranquillo le parole del ministro della Difesa Ignazio La Russa, e assicura che un’eventuale dotazione difensiva più letale per gli Amx dell’Aeronautica militare “non sarebbe in contraddizione” con il mandato e la strategia della forza impegnata nel confronto con i talebani.
“È un dibattito naturale – spiega il danese – poiché si tratta di strumenti che possano contribuire a proteggere meglio le truppe impegnate nel controllo del territorio”. Normale parlarne, dunque. Anche perché “sono decisioni che vanno considerate a livello nazionale”.