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Al salone del gusto per promuovere le eccellenze laziali

L’Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio partecipa al “Salone del Gusto 2010″, che si svolgerà, a partire da domani giovedì 21 ottobre fino a lunedì 25, presso il Lingotto Fiere di Torino, per promuovere i prodotti tipici e le ricette tradizionali della regione Lazio. L’appuntamento, che è giunto ormai alla sua ottava edizione, è considerato uno degli eventi internazionali più importanti del settore agroalimentare ed enogastronomico.

La Regione Lazio è presente nel Padiglione 3 con più di 400mq, in uno spazio pensato per proporre nel migliore dei modi il comparto agricolo laziale attraverso eventi, laboratori, degustazioni e vendita diretta dei prodotti.

Nello area istituzionale sono previsti numerosi laboratori tematici, organizzati insieme a Slow Food Lazio, rivolti alla presentazione di prodotti e territori. Alcuni temi: la raccolta delle erbe aromatiche della Ciociaria; i territori degli extravergine; i salumi tradizionali del Lazio; i Pecorini del Lazio; i Birrai artigianali; la biodiversità della Tuscia; la Nocciola Romana; il mare nel piatto; gli orti.

Nell’area ristorante, gestita dall’Enoteca Regionale Palatium, verrà presentata la guida ai prodotti tipici e tradizionali del Lazio. Una raccolta dei 418 prodotti certificati del Lazio (DOCG, DOC, IGT, DOP, IGP, STG e Tradizionali) con schede sulle tecniche di realizzazione del prodotto, gli areali di produzione e i riferimenti storici. Inoltre nello spazio ristorante, oltre a diversi momenti di degustazione, saranno organizzati pranzi e cene tematiche dedicate alle diverse province del Lazio. Tra gli Chef coinvolti, Paolo Cacciani e Luca Baccelloni.

Nello spazio mercato, più di 69 aziende (di cui 43 dalla provincia di Roma, 10 da Frosinone, 7 da Latina, 6 da Viterbo, 3 da Rieti) espongono e vendono i loro prodotti. Tra i prodotti protagonisti, i 6 presidi Slow Food del Lazio: Tellina del litorale romano, Susianella viterbese, Marzolina, Lenticchia di Onano, Caciofiore della campagna romana, l’Anguilla dei Laghi della Tuscia.

“È dalla convinzione che il Lazio abbia le carte in regola per fare la differenza nel panorama agroalimentare – dichiara l’Assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio, Angela Birindelli – che nasce l’attenzione del nuovo Assessorato al miglioramento della qualità delle produzioni, al recupero del rapporto con il territorio e alla massima trasparenza in termini di tracciabilità e sicurezza del prodotto.

In questo ambito, dopo solo pochi mesi di lavoro, stiamo già predisponendo una legge sulla tracciabilità delle produzioni agricole regionali e stiamo studiando una legge per il sostegno e la valorizzazione dei prodotti regionali a km 0. Il nostro intento, attraverso queste leggi, è quello di sostenere il reddito delle imprese agricole, avviare un’azione forte e costante di promozione e identificazione territoriale della produzione laziale e, soprattutto, offrire ai consumatori la possibilità di acquistare in tutta sicurezza prodotti di eccellenza, freschi e tracciabili”.

13 prodotti DOP: Castagna di Vallerano DOP, Fagiolo cannellino di Atina, Mozzarella di bufala Campana, Nocciola Romana, Olio extravergine di oliva Canino, Olio extravergine di oliva Colline Pontine, Olio extravergine di oliva Sabina, Olio extravergine di oliva Tuscia, Pecorino Romano, Pecorino Toscano, Ricotta di bufala Campana, Ricotta Romana, Salamini italiani alla cacciatora.

7 IGP: Abbacchio Romano, Carciofo romanesco del Lazio, Kiwi Latina, Mortadella Bologna, Pane Casareccio di Genzano, Sedano Bianco di Sperlonga, Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale.

367 prodotti Agroalimentari Tradizionali
3 prodotti DOP in fase di riconoscimento: Olio extravergine di oliva Terre Tiburtine, Oliva di Gaeta, Peperone di Pontecorvo.
4 IGP in fase di riconoscimento
26 Vini DOC, 1 DOCG (Cesanese del Piglio), 4 IGT
6 Presidi Slow Food: Anguilla dei laghi della Tuscia, Caciofiore della campagna romana, Antica Lenticchia di Onano, Marzolina, Susianella di Viterbo, Tellina del litorale romano.

TELLINA
Il Presidio della Tellina del Litorale Romano nasce dalla presenza secolare di questo mollusco così fragile e delicato, dal sapore unico, nel tratto di costa che va da Passoscuro a Capo d’Anzio; resta e vive solo se il mare mantiene condizioni di salubrita’ e scompare non appena le condizioni mutano e peggiorano. Sono i pescatori della piccola pesca, cinque cooperative finora, che traggono le telline solo dal mare calmo, usando un rastrello che passa sulla sabbia e le raccoglie, nel rispetto dell’ambiente marino.

SUSIANELLA
È un insaccato tradizionale, tipico della città di Viterbo, che risalirebbe alla civiltà etrusca; si realizza macinando cuore, fegato, pancreas, pancetta e guanciale condite con sale, pepe, peperoncino, finocchio selvatico. Il composto si insacca in budello di maiale, a ferro di cavallo o a ciambella, dai 30 ai 50 cm di lunghezza, con un peso che oscilla tra i 300 e i 500 grammi secondo la stagionatura. L’aspetto va dal rosa cupo al marrone, mentre i profumi sono intensi, dai tipici sentori del fegato e del finocchietto a quelli più complessi di cioccolato e sottobosco con un retrogusto lievemente piccante.

MARZOLINA
La Marzolina è un formaggio a pasta cruda, prodotto esclusivamente con latte caprino intero e crudo, storicamente realizzato nell’area dei Monti Ausoni; i capi sono allevati in stato brado e semi-brado, escludendo l’alimentazione con insilati, additivi o scarti. Per la trasformazione si utilizza caglio di capretto in pasta; la migliore produzione è tra marzo e giugno. Viene proposta nella forma ‘fresca’ o ‘stagionata’; si presenta bianca e asciutta, di forma cilindrica, dal sapore delicato e sapido, leggermente ircino, con note di fieno e noce fresca.

ANTICA LENTICCHIA DI ONANO
Presidio difficile è quello dell’ Antica Lenticchia di Onano, una varietà a seme grande, famosa per i numerosi premi conferiti in esposizioni e fiere nazionali ed internazionali già a inizio ‘900 e che solo con paziente lavoro si sta cercando di riportare in produzione.E’ una varietà originaria, non selezionata, la raccolta e la selezione vengono eseguite a mano. Finissima al palato, restituisce un sapore autentico e inimitabile.

CACIOFIORE DELLA CAMPAGNA ROMANA
Nella campagna romana, dove il cardo selvatico ha il suo habitat naturale, cinque produttori utilizzano gli stami dei rustici fiori, opportunamente raccolti ed essiccati, per ricavare un caglio vegetale dal quale nascono piccoli pecorini a latte crudo dal sapore antico. Il Presidio tutela la rinascita di questa ricetta casearia e del suo prodotto, citati da Columella, con un disciplinare di alto profilo. L’esterno rugoso avvolge una pasta morbida e di straordinario valore organolettico.

ANGUILLA DEI LAGHI DELLA TUSCIA
La cita già Dante nella Divina Commedia, parlando dei peccati di gola di Papa Martino IV, perchè sull’anguilla presente nei laghi di Bolsena e Bracciano c’è una pratica secolare e una tecnica di pesca ancora completamente tradizionale, realizzata con le tipiche barche a scafo piatto, di origine etrusca, lunghe circa 6 metri. Si realizza con le grandi nasse allungate chiamate altavelli dove rimangono imprigionate le anguille argentine (adulte). Il Presidio vuole proteggere la piccola pesca e tutelare l’anguilla, seriamente minacciata.