“Dì la verità e salva Sabrina”
“Dì la verità e salva Sabrina”.
Così Valentina Misseri che venerdì ha incontrato suo padre Michele in carcere. “Nonostante tutto non ti abbiamo dimenticato – gli avrebbe detto nel corso del colloquio -. Racconta, però, la verità”.
La famgilia Misseri, infatti, è convinta che Sabrina non c’entra niente nell’omicidio di Sarah.
I difensori di Sabrina Misseri, Vito Russo ed Emilia Velletri, non hanno commentato, ma è chiaro che sperano in un passo indietro di Michele sulla posizione di Sabrina, tanto che hanno annunciato a breve la richiesta di un incidente probatorio, con un confronto tra padre e figlia.
L’avvocato di Michele Misseri, Daniele Galoppa, invece, ha escluso la possibilità di una ritrattazione su Sabrina, anzi nei giorni scorsi aveva dichiarato una retromarcia in senso contrario e cioè sulla violenza sessuale sul cadavere di Sarah, che sarebbe falsa.
Intanto ieri è continuato il via vai dei turisti nelle case delle famiglie Scazzi e Misseri, nonostante l´ordinanza del sindaco e le strade che portano a casa di Sarah e Sabrina fossero off limits per i curiosi. In centinaia si sono presentati ad Avetrana per curiosare nei luoghi del giallo Scazzi. Folla anche al cimitero dove papà Giacomo ha cominciato a costruire un monumento con le sue mani per Sarah.
Alle 10, alla sede dei carabinieri del Ris di Roma, è previsto l’avvio dell’incidente probatorio: si cercheranno di individuare le impronte presenti sul telefonino di Sarah, si cercherà la traccia della violenza sessuale tramite il dna.