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Roma -Nonostante le parole del ministro Roberto Maroni

Il corteo della Fiom si farà

<p>Roberto Maroni</p>

Roberto Maroni

Il corteo della Fiom si farà.

Nonostante le parole di Maroni le tute blu sfileranno lo stesso a Roma.

“Siamo un sindacato e tale vogliamo rimanere. Ma giovani, precari, pensionati, lavoratori di altre categorie sono con noi perchè pensano che il modello Pomigliano non si può estendere, perchè c’è bisogno di difendere i contratti e di pensare a un modello di sviluppo nuovo, altrimenti da questa crisi non si esce” riferisce la Fiom.

A loro si uniranno gli studenti che tornano in piazza dopo l’assedio a Montecitorio di giovedì scorso. Formeranno un corteo per “le dimissioni della Gelmini, per il sapere e il lavoro come beni comuni”.

A partecipare i ragazzi della Rete degli Studenti e dell’Unione degli Universitari che in una nota spiegano che si uniranno alle proteste delle tute blu per “rivendicare il sapere e il lavoro come beni comuni”.

Il ministro dell’Interno ieri sera ha incontrato il segretario della Fiom Maurizio Landini e questa mattina il leader della Cgil Guglielmo Epifani per mettere a punto una rete di controllo e protezione contro possibili infiltrazioni esterne.

Gli allarmi di Maroni non erano stati accolti bene dagli organizzatori: “La nostra sarà una manifestazione pacifica e non violenta, spetta al ministro garantire l’ordine pubblico e vigilare”.

16 ottobre, 2010 - 13.40