Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
La verità di Ruby sulla cena ad Arcore

Niente sesso con Berlusconi

<p>Ruby</p>

Ruby

Con Berlusconi niente sesso. Solo regali.

Lo ha dichiarato Ruby, la minorenne di origini marocchine al centro della nuova vicenda che ha travolto il premier Silvio Berlusconi.

“Mi stanno facendo passare per una prostituta – si difende la giovane, che ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Corriere Mercantile – Sesso? L’ho fatto solo due volte nella mia vita. Non sono una facile”.
Ruby definisce il presidente del consiglio un “uomo meraviglioso, onesto, la migliore persona che ho mai incontrato nella mia vita”.

La ragazza ha assicurato che Berlusconi non ci ha provato con lei. “L’ho incontrato a una cena ad Arcore – ha detto -. Eravamo dieci ragazze, lui ed Emilio Fede. Ha capito che avevo bisogno di soldi e mi ha regalato settemila euro in contanti e una collana di Damiani. Niente di piu’. Non sapeva neppure che ero minorenne. Gli ho mentito: ho detto che avevo ventiquattro anni”.

Ruby ha affermato di essere stata accompagnata a una festa ad Arcore da un’amica. Con lei c’erano altre dieci giovani. “Abbiamo cenato, parlato ma non è successo niente – ha spiegato la ragazza -. Era il 14 febbraio, la ricorrenza di San Valentino. Il premier ha fatto preparare una cena a base di specialità italiane. Tutto era ispirato al tricolore. Di antipasto c’era la mozzarella, le olive e i pomodori che formavano la bandiera italiana, come primo timballo di riso, pesto e pummaro’”.

Ruby si sarebbe intrattenuta con Berlusconi. Ma solo per una breve chiacchierata. “Gli ho parlato dei miei problemi, gli ho raccontato le tante preoccupazioni. Mi sono lamentata perché ero senza soldi. Lui mi ha regalato 7mila euro in contanti per aiutarmi. Voleva che mi tirassi fuori dai guai. E poi una collana di Damiani. Sui giornali ho letto invece cifre esorbitanti. E’ una vergogna”.

Ruby avrebbe anche chiesto a Berlusconi di poter sveltire le pratiche per il suo permesso di soggiorno.
Il premier le avrebbe chiesto il motivo. Lei avrebbe risposto che voleva fare il carabiniere. “Mi ha detto – racconta – che una ragazza come me aveva altre opportunità e magari avrebbe potuto sfondare nello spettacolo. Comunque mi apprezzava per la mia sincerità”.

Dopo la cena, i contatti col premier sono continuati: “Ci siamo messaggiati qualche giorno dopo – dice Ruby -. Mi ha scritto che mi aveva apprezzato, che gli ero rimasta impressa. Io gli ho risposto che era una persona unica e non lo dicevo solo per i settemila euro che mi aveva prestato, ma per come si era comportato con me, da vero galantuomo”.

Il premier ha saputo solo a maggio che Ruby non era ancora maggiorenne. La ragazza lo ha detto prima al suo agente Lele Mora, poi al premier.

“Non ne potevo più di mentire a me stessa. Continuava a chiedermi i documenti per lavorare e io gli ripetevo che li avevo persi. Rifiutavo casting e opportunità di lavoro: lui si è arrabbiato. Così ho dovuto raccontargli tutta la verità, che avevo diciassette anni. Mora l’ha presa male. Mi ha cacciato via dell’agenzia”.

29 ottobre, 2010 - 13.06