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Rifiuti - Bertolaso risoluto, nonostante il no dei sindaci del Vesuviano al piano del governo

Poche storie, si va avanti

<p> Guido Bertolaso</p>

Guido Bertolaso

“Andremo avanti anche da soli”.

E’ risoluto, Guido Bertolaso. Il sottosegretario all’emergenza rifiuti in Campania non arretra neppure di un passo, malgrado la sonora bocciatura, da parte dei sindaci del Vesuviano, del piano del governo.

Un progetto che prevedeva non la cancellazione, ma il congelamento, a tempo indeterminato, dell’apertura della seconda discarica di Terzigno e il blocco per tre giorni di cava Sari.

“Stamattina – ha spiegato Bertolaso in conferenza stampa – i sindaci ci hanno comunicato l’impossibilità a firmare il documento preparato ieri notte e che avevamo rivisto otto, nove volte”.

Ai primi cittadini, infatti, non basta il congelamento della nuova discarica. Per loro cava Vitiello non deve aprire e deve essere cancellata dal testo di legge.
“Prendetevela con me – ha detto il sottosegretario -. Ho spiegato a Berlusconi che, con l’incredibile dose di umanità che lo caratterizza, si è fatto commuovere dalle lamentele. E noi potevamo fare tutto tranne che cancellarla, non siamo il Parlamento”.

A Terzigno, intanto, la guerriglia è continuata nella notte, dove due pattuglie della polizia sono state aggredite in pieno centro. Tre persone sono state fermate con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e violenza.

L’accordo proposto da Bertolaso prevedeva lo stop immediato a tutte le manifestazioni di protesta. “Ho il timore che andranno avanti – ha detto invece ieri pomeriggio il sindaco di Boscoreale Gennaro Langella -. Si stanno formando dei gruppetti di facinorosi che probabilmente nulla hanno a che vedere con questa lotta. Ci saranno altre ragioni che li spingono a compiere gesti forti ed eclatanti, e sicuramente non sono cittadini delle nostre zone”.

25 ottobre, 2010 - 10.49