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Santoro si rivolge agli spettatori

“Sospensione umiliante”

<p>Michele Santoro</p>

Michele Santoro

Una petizione sul web e su carta. Una mobilitazione del pubblico contro la sospensione del programma per dieci giorni.

E’ quanto ha chiesto Michele Santoro ieri sera nell’anteprima di Annozero: “Raccogliete in ogni casa una lettera al presidente Rai con scritto io sono un abbonato e non voglio essere punito al posto di Santoro”.

Un’anteprima seguita da oltre cinque milioni di persone, alle quali il conduttore ha spiegato: “Essere sospeso per dieci giorni è umiliante, non si fa neppure con chi ha rubato”.

Santoro, che avrebbe preferito ricorrere al giudice ordinario, si dice costretto a far ricorso alla procedura arbitrale, perché è l’unica strada che permette di sospendere la punizione fino al giudizio dell’arbitro e quindi di andare in onda.

Il giornalista si è poi rivolto al presidente del consiglio: “Noi siamo il primo programma d’informazione della Rai. Non siamo perdenti, e questo è il motivo per cui lei non ce vo’ sta.”

Il direttore generale Rai Mauro Masi ha annunciato una serie di querele, tra cui una per l’Unità e un’altra per il Manifesto, responsabili di aver pubblicato una vignetta di Vauro. Già a luglio il direttore generale aveva querelato Roberto Natale, presidente della Federazione della stampa, per le sue critiche sul cambio della direzione di Rainews.

Mercoledì infine una denuncia ha raggiunto anche Felice Belisario, senatore Idv, che ha fatto partire la campagna del partito guidato da Di Pietro “querelaci tutti e vattene”.

La Federazione nazionale della stampa ha espresso solidarietà alle testate giornaliste colpite dalle querele di Masi, commentando il fatto come “grave e inaudito”.

15 ottobre, 2010 - 14.51