Berlusconi a Fini: “Non mi dimetto”.
Arriva puntuale la replica del premier al discorso del presidente della Camera. “Non mi dimetto – ha dichiarato Berlusconi -. Se Fini vuole la crisi, abbia il coraggio di venire in Parlamento e votare la sfiducia”.
Il Pdl e il suo leader non accettano ultimatum. Anzi. Se c’è qualcuno che deve dimettersi, secondo il portavoce del partito Daniele Capezzone, è proprio il presidente della Camera. Non solo. Berlusconi rilancia la sfida, invitando Fini a bocciare la Finanziaria, con Di Pietro e il Pd.
Una situazione nella quale, a detta del premier stesso, le elezioni sono ormai inevitabili.
Secondo l’opposizione, le uscite di Fini hanno aperto una crisi palpabile e conclamata. “Oggi Fini ha fatto un passo in avanti, piuttosto lungo – ha commentato il segretario del Pd Pierluigi Bersani -. Ha riconosciuto che il berlusconismo si sta spegnendo. Ma la risposta è stata insufficiente”.
Di Pietro, invece, insiste sulla mozione di sfiducia e chiede al leader di Fli di votarla. “Fini sia coerente: si faccia promotore di una mozione di sfiducia nei confronti del governo Berlusconi. Noi dell’Italia dei Valori lo appoggeremo senza riserve“.