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“Se avessi responsabilità per ciò che è accaduto sarebbe giusto chiedere le mie dimissioni, anzi le avrei date io. Invece non penso di meritarle”.
Lo ha dichiarato il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi nel suo intervento alla Camera sul crollo della Domus dei gladiatori a Pompei.
“Non si possono scaricare responsabilità a me o al governo per i pochi investimenti. Dobbiamo avere tutti il senso della misura ed essere obiettivi – prosegue -. Chiedere le mie dimissioni non sarebbe politicamente e moralmente giusto. Non lo merito, sarebbe un segno di incattivimento della lotta politica in Italia”.
Il ministro ha spiegato che non sarebbe la mancanza di fondi la causa di ciò che è accaduto a Pompei. Il problema vero, dunque, per il ministro, è assicurare “una gestione capace di investire al meglio le risorse”.