[1]Nadia Macrì
Caso Escort, annullata la conferenza stampa di Nadia.
Era stata fissata per questo pomeriggio alle 15 la conferenza stampa di Nadia Macrì, la escort 28enne che, nei giorni scorsi, parlò di presunti incontri sessuali con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
E invece, dopo il veto dei magistrati, la cubista reggina ha annullato l’appuntamento con la stampa.
“Devo tacere”, avrebbe detto, senza aggiungere altro.
Ha poi inviato, tramite il suo legale, una nota nella quale spiega che il silenzio le è stato imposto dall’autorità giudiziaria.
Perché di cose, Nadia, ne avrebbe dette anche troppe, finora. Talmente tante da far aprire un fascicolo alla procura di Palermo, passato, poi, a quella di Milano, sui presunti festini a luci rosse nella villa di Arcore.
La storia
Tutto era cominciato il 26 ottobre scorso, quando la ragazza immagine di Reggio fu ascoltata dai magistrati siciliani.
In quell’occasione raccontò delle cene ad Arcore a sfondo sessuale, con ragazze maggiorenni e non. Tutte bellissime e con un gran bisogno di soldi. Proprio come lei.
Nadia avrebbe detto ai pm di aver conosciuto una persona vicina a Lele Mora che, sapendo delle sue difficoltà economiche, l’aveva invitata ad andare dal presidente. Un modo facile e veloce di guadagnare, al quale Nadia ha confessato di non aver resistito.
“Sono andata a casa di Lele Mora – ha spiegato ai magistrati nell’interrogatorio di qualche giorno fa -, c’erano anche altre ragazze. Da lì aspettavamo l’autista per andare dal presidente”. Ma prima dell’incontro con il premier c’era una specie di selezione all’ingresso. E a farla, secondo Nadia, era Emilio Fede.
Il direttore del Tg4 ne scelse sette, tra cui Nadia. Quella sera lei e Berlusconi si sarebbero limitati alle chiacchiere in salotto. Ma quando il premier l’ha invitata in Sardegna, a Villa Certosa, la cubista e il presidente si sono spinti ben più oltre, come raccontato dalla ragazza.
“Per le due prestazioni sessuali con Berlusconi ho avuto 10mila euro in totale – ha detto Nadia -. I primi cinquemila, in Sardegna, due giorni prima del terremoto in Abruzzo. Mi chiamò nel suo ufficio, per darmi una busta. Mi aveva anche prenotato l’aereo per tornare con un volo di linea”.
Non basta. La 28enne avrebbe tirato in ballo anche il sindaco di Parma Vignali e il ministro Renato Brunetta, il cui ruolo nella vicenda non è ancora chiaro, ma che già si affrettano a smentire e minacciare querele.