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“Aggredito come aveva auspicato Sallusti”

<br />Mario Adinolfi

Mario Adinolfi

“Aggredito come aveva auspicato Sallusti”.

Così il giornalista ed ex candidato alle primarie del Pd, Mario Adinolfi racconta su Facebook l’aggressione subita l’8 gennaio a Roma, tra via dei Colli Portuensi e via Gasparri, da un gruppo di otto “ragazzini, forse non c’era neanche un maggiorenne”.

“Proprio sabato sera – ha spiegato – Blob ha rimandato in onda la scena, tratta da Agorà su Raitre, in cui il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, si augura platealmente che io venga picchiato. Tre ore dopo è stato accontentato”.
Adinolfi, però, sarebbe riuscito ad appuntare le targhe del mezzo in cui viaggiavan i ragazzi. Di qui la denuncia ai carabinieri e la visita in pronto soccorso: “Mi sono state riscontrate ecchimosi, edema, ferite lacero-contuse. Niente di terribile. Ma il turbamento è profondo”, ha commentato.

Immediata la replica del direttore del quotidiano Sallusti, che ha espresso totale solidarietà in una nota ad Adinolfi, vittima “dell’ingiustificabile aggressione subita.

Mi spiace – ha aggiunto – che qualcuno stia usando un mio diverbio televisivo con Adinolfi con il quale ho avuto un acceso dibattito in tv nei giorni degli scontri studenteschi proprio sulla gravità di qualsiasi atto di violenza che non può essere in alcun caso minimizzato o giustificato. Attribuirmi responsabilità morali per quanto accaduto – ha concluso – è inaccettabile e ridicolo”.