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Salute -Per capire la provenienza dei prodotti consumati

Alimenti sicuri solo con l’etichettatura

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Alimenti sicuri solo con l’etichetta.

Il metodo dell’etichettatura mostra, in questa situazione, tutta la sua efficacia. Grazie all’identificazione dei prodotti, infatti, gli italiani possono sare tranquilli sul consumo degli alimenti.

La quantità di prodotti proveniente dalla Germania è imponente: 41 milioni di quintali di latte nelle sue varie forme attraversano ogni anno le frontiere, prevalentemente il Brennero, a bordo di tir che concludono i loro viaggi in tutte le regioni.

Di questi solo otto milioni di quintali ha l’indicazione di provenienza sull’etichetta. Il resto va a finire in mozzarelle, formaggini, yogurt, burro, creme ma anche nei mangimi per i vitelli.

La legge non impone a chi mette questi alimenti di dire da dove viene il latte usato. Chi lo ha nel frigo, oggi, non può avere certezze, non può sapere se è a rischio per la diossina tedesca. Dalla Germania provengono la metà delle nostre importazioni di latticini, non siamo autosufficienti in questo campo, la nostra produzione di 112mila quintali non basta.

L’allarme diossina che è partito dalle uova tedesche, ieri, si è esteso anche al latte e alle carni di pollo, suino e bovino perché la sostanza nociva era nei mangimi. Le uova probabilmente rappresentano il problema meno serio.

Anche per il pollo e il manzo basta guardare la confezione in cui vengono venduti per ricostruire dove ogni animale è stato allevato e macellato. Non ci sono informazioni, invece, per quanto riguarda i suini. Alimento a più alto rischio perché il consumo nel nostro paese è molto elevato: 2milioni e 600mila quintali, cioè un quarto di quelli prodotti in Italia.

9 gennaio, 2011 - 18.40