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“Falle nel sistema di sicurezza”

<p>Dimitri Medvedev</p>

Dimitri Medvedev

Forse una donna tra gli attentatori.

Potrebbe essere stata una donna, con l’aiuto di un complice, aa aver messo in atto l’attentato suicida che all’aeroporto Domodedovo di Mosca che, ieri, ha provocato 35 morti e più di 165 feriti (tra cui un italiano, non in gravi condizioni). Entrambi gli attentatori sarebbero morti.

Intanto il presidente russo Dmitry Medvedev ha criticato, accusando falle nel sistema di sicurezza dello scalo della capitale.
Il presidente russo ha affermato che ci sono state falle nella sicurezza nello scalo Domodedovo. Secondo quanto riferito dai media, i servizi FSB avevano avuto segnalazioni una settimana fa di un piano di attacco. Martedì 25 il presidente, in televisione, è apparso molto scosso, ha ordinato un “regime speciale” per alzare il livello di sicurezza negli altri aeroporti e nelle stazioni ferroviarie.

“L’esplosione è avvenuta nel momento in cui la presunta attentatrice suicida ha aperto la propria borsa – hanno riferito fonti riservate delle forze di sicurezza russe -. La terrorista era accompagnata da un uomo, che si trovava dietro di lei. L’onda d’urto gli ha staccato il capo”.

Le fonti hanno, quindi, evidenziato come l’attacco dinamitardo recasse tutte la caratteristiche tipiche degli attentati messe in atto dagli estremisti del Caucaso del Nord, dunque anche della Cecenia.