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Politica -Il Pdl al presidente della camera dei Deputati

“Fini si dimetta”

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Gianfranco Fini

“Fini si dimetta”.

Il Pdl rinnova l’invito ad andarsene al presidente della Camera dopo le prove che il documento inviato da Santa Lucia è autentico.

La richiesta di un passo indietro del leader della pattuglia futurista è stata confermata con fermezza dal Pdl.

Al termine dell’incontro tra il premier Silvio Berlusconi e i vertici del partito, una fonte ha riferito che “la linea è quella di continuare a chiedere le dimissioni di Fini”, poiché esiste un “problema politico al di là dell’aspetto giuridico”.

Il punto è che il Pdl ritiene sempre più stringente il nodo dell’incompatibilità di Gianfranco Fini con il ruolo di presidente della Camera.

Durissimo il commento do Massimo Corsaro, vicecapogruppo Pdl a Montecitorio: “La vicenda della casa di Montecarlo attiene alla miseria dell’uomo, non al suo ruolo politico. Fini non deve dimettersi per quel motivo ma perché non è più in grado di garantire la terzietà che il ruolo di presidente della Camera impone”.

Sarcastico Maurizio Gasparri, ex compagno di partito di Fini in Alleanza nazionale: “E’ stato il presidente che collegò le sue decisioni ad alcuni fatti…”. Il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, invece, parla di un Fini “disperato” che “si aggrappa alla poltrona”. “La sua credibilità politica – conclude Capezzone – è ormai pari a zero”.

Il dibattito al Senato è iniziato poco dopo le 10. La seduta è inizata con un momento di silenzio per celebrare la Giornata della memoria. Subito dopo però, il dibattito si è acceso con le parole di Francesco Rutelli (Api), che ha dichiarato di non voler ascoltare la relazione del ministro degli Esteri. Secondo l’ex esponente del Pd, quello di oggi sarebbe infatti un “dibattito inaccettabile”.

Le opposizioni hanno infatti sottolineato l’apparente illegittimità dell’interrogazione di oggi. Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd, ha infatti detto che bisognerebbe evitare di trasferire un dibattito politico in sedi istituzionali. Giampiero D’Alia dell’Udc ha rincarato la dose, dicendo che la questione di oggi è inammissibile da un punto di vista formale, visto che non coinvolge il Governo per competenza, nè tantomeno il ministro degli Esteri.

Di tutta risposta Luigi Campagna, il senatore del Pdl che ha richiesto l’interrogazione di Frattini, ha ribadito che l’interrogazione a Frattini è legittima: “La magistratura non può essere l’unico canale istituzionale”. Anche il presidente del Senato di turno, Rosy Mauro, ha confermato la legittimità della discussione in Aula.

27 gennaio, 2011 - 19.21