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Roma -Lo ha deciso la Cassazione accogliendo il ricorso dei familiari

Strage di Nassiriya, i parenti vanno risarciti

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Strage di Nassiriya, i parenti delle vittime vanno risarciti.

Lo ha deciso la Cassazione accogliendo il ricorso dei familiari delle vittime della strage di Nassiriya e ora la Corte d’appello di Roma dovrà stabilire il risarcimento in precedenza negato.

In particolare la Seconda sezione penale della Suprema corte ha annullato con rinvio, alla Corte d’appello civile di Roma, la sentenza con la quale, il 24 novembre 2009, i risarcimenti erano stati negati ed erano usciti definitivamente assolti i generali Bruno Stano e Vincenzo Lops, accusati di non aver predisposto adeguate misure di sicurezza a Base Maestrale.

Per i due alti militari, comunque, non ci sarà alcun nuovo processo perchè la loro assoluzione non era stata impugnata dalla Procura della Corte d’appello.

Nella strage di Nassiriya, il 12 novembre 2003, un camion kamikaze esplose all’interno della base militare italiana in territorio iracheno, provocando la morte di 12 carabinieri, 5 militari e due civili italiani, mentre altre 140 persone rimasero ferite. Nell’esplosione persero la vita anche 9 civili iracheni.

“È una grande vittoria morale. I familiari delle vittime non hanno mai chiesto il  denaro ma hanno combattuto per l’accertamento della verità.

Anche quando eravamo soli, perchè la Procura militare non ci seguiva, e anche quando il Governo ha fatto leggi a noi contrarie” afferma Francesca Conte, legale dei familiari della strage di Nassiriya, commentando così il via libera della Cassazione alle richieste di risarcimento.

“Resta un solo rammarico – ammette l’avvocato – quello che la Procura militare non abbia fatto ricorso, insieme a noi in Cassazione, contro le assoluzioni” dei militari.

20 gennaio, 2011 - 20.12