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Politica - Le opposizioni bocciano la proposta di "lavoro comune" lanciata da Berlusconi

“E’ un inganno”

<p> Pierluigi Bersani</p>

Pierluigi Bersani

“E’ un inganno”.

E’ questo il commento delle opposizioni alla proposta di “lavoro comune” lanciata da Silvio Berlusconi. Un secco no da dal Terzo polo, passando per il Pd fino ad arrivare all’Idv. Reazioni che il premier avrebbe definito come “posizioni irresponsabili e insolenti”.

“Per rivolgersi credibilmente all’opposizione Berlusconi dovrebbe rivolgersi credibilmente al paese e alla comunità internazionale – ha commentato categorico Pierluigi Bersani -. Così non è. Noi nel ruolo che abbiamo siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità, ma lui deve fare un passo indietro e togliere dall’imbarazzo se stesso e il paese. Credo – ha aggiunto – che siano le solite distrazioni propagandistiche. Ma ormai non c’è più spazio per questo”.

“Chi sta al governo fa, non scrive sui giornali”, avrebbe dichiarato Pierferdinando Casini. Più duro, invece, Francesco Rutelli: “E’ un inganno, Berlusconi è al potere da otto degli ultimi dieci anni, perché non ha fatto le riforme?”. Porte chiuse anche dall’Idv e dai Verdi, mentre Nichi Vendola bolla l’appello del Cavaliere come “patetico e tardivo”.

Nell’ottica di Berlusconi, infatti, la sua proposta sarebbe stata utile “a rilanciare la socierà e l’economia”. Il presidente del Consiglio ha comunque annunciato, per venerdì in consiglio dei ministri, il varo “di un piano di immediata defiscalizzazione e deregolamentazione per la rinascita del Mezzogiorno” e la proposta di riforma costituzionale dell’articolo 41 nel senso di una decisa liberalizzazione.

1 febbraio, 2011 - 10.51