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L'opinione di uno sporco comunista - La proposta del presidente Meroi

La lobby non basta

di Valerio De Nardo
<p>Valerio De Nardo</p>

Valerio De Nardo

- Trovo interessante l’iniziativa promossa dal presidente della provincia di Viterbo per cercare di creare una “lobby territoriale ed extraregionale”.

Si tratta infatti di un’asse istituzionale che, passando da Viterbo, vuole unire Terni e Civitavecchia per condividere un percorso “che porti ad un maggiore sviluppo economico, turistico e socio-culturale”.

L’incontro del 17 febbraio tra i presidenti delle province di Viterbo e Terni e i sindaci di Viterbo, Terni, Civitavecchia, e Orvieto crea infatti un’asse che bypassa le differenti collocazioni politiche per guardare al futuro di popolazioni e territori non soltanto contigui, ma caratterizzati anche da una vicinanza di storia, tradizioni e vocazioni.

Ma proprio per questo risulterebbe riduttivo limitarsi a qualche pur meritevole “comune pressione” per attrarre risorse pubbliche a loro favore. Insomma, sarebbe a mio parere un’occasione sprecata se tutto si esaurisse in un mero fenomeno lobbystico in senso stretto.

Mi pare infatti molto più ambiziosa e lungimirante la parte in cui si guarda a comuni progetti strategici in campo turistico e culturale, che prefigurano una integrazione molto più spinta di quella passante per semplici, per quanto indispensabili, potenziamenti delle reti logistiche e infrastrutturali. Ciò che rimanda ad un vero e proprio piano strategico di sviluppo condiviso, prefigurando anche nuovi scenari in termini di governance.

Al di là di altre considerazioni, mi pare infatti che l’incontro del 17 febbraio contenga in sé un accenno a pensare quali possano essere le migliori misure atte a fronteggiare le conseguenze di un riassetto istituzionale, che ha già visto la creazione di Roma Capitale, per ora limitata al territorio del comune capitolino, ma che dovrebbe portare nei prossimi anni alla istituzione della città metropolitana, con territorio e poteri ben più estesi.

Come più volte su queste pagine sia io sia Renzo Trappolini abbiamo auspicato, sarebbe il caso che il mondo del lavoro, dell’impresa, della cultura, dell’informazione aprissero un confronto con la politica e le istituzioni per lavorare sull’orizzonte di questo scenario.

Infine una notazione pratica: l’incontro del 17 tra i presidenti delle province di Viterbo e Terni e i sindaci di Viterbo, Terni, Civitavecchia, e Orvieto mi pare anche un modo per sciogliere senza tante discussioni un nodo del dibattito di questi giorni sulla priorità dell’investimento sulla Cassia o sulla Trasversale. Se quell’incontro aveva un senso non c’è partita: la priorità è e resta la Terni-Orte-Viterbo-Civitavecchia.

P.S. (piccola nota a margine): ci credo che l’Ad di Alitalia è entusiasta dello scalo di Viterbo. Ci dovrebbe andare la concorrenza!

Valerio De Nardo

21 febbraio, 2011 - 19.26