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Esteri - Al Qaeda si schiera a fianco dei rivoltosi

“Sosterremo la rivoluzione in Libia”

<p>Barack Obama</p>

Barack Obama

Al Qaeda: “Sosteniamo la rivoluzione in Libia”.

Il terrorismo islamico sembra avvicinarsi agli insorti.
Sugli scontri è intervenuto anche il presidente Obama. Dall’inizio degli scontri è arrivata, infatti, la prima dichiarazione di Barack Obama, che ha definito la reazione di Gheddafi come “una violenza mostruosa e inaccettabile, che viola ogni standard di normale decenza”.

Il presidente americano ha fatto sapere che la violenza deve essere fermata e poi ha lanciato un appello alla comunità internazionale per un intervento coordinato e concordato.
Al suo fianco, il segretario di Stato, Hillary Clinton, che lunedì sarà a Ginevra per incontrare altri ministri degli Esteri, per valutare un’azione comune.

A preoccupare gli analisti e gli osservatori sono, però, le dichiarazioni, diffuse attraverso i siti on-line filo-integralisti, del Movimento di Al Qaeda nel Maghreb Islamico, diramazione nord-africana della rete terroristica fondata da Osama bin Laden, che ha espresso solidarietà con i rivoltosi libici, dicendosi disposta a tutto per assisterli e condannando gli eccessi repressivi del regime di Muhammar Gheddafi, bollato come un “tiranno”.

“Faremo qualsiasi cosa sia in nostro potere pur di aiutarvi, con la forza che ci viene da Allah”, recita la lettera intercettata dagli esperti americani, “perché la vostra lotta è la lotta di ogni musulmano che ami Allah e il suo messaggero, Maometto”.

24 febbraio, 2011 - 11.20