Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Economia -Confindustria lancia l'allarme

“Il caro petrolio rallenta la ripresa”

E’ chock petrolio.

</p> <p>Emma Marcegaglia</p>

Emma Marcegaglia

Il rincaro delle materie prime, soprattutto del petrolio, non aiuterà i paesi a riprendersi dalla crisi. Al contrario, l’impennata dei prezzi potrebbe rallentare i processi di ripresa economica.

Oggi interviene Confindustria a dire che seppure in Italia “si osservano segnali più decisi di accelerazione, rimane ampio il divario di crescita con le altre nazioni”.

Il prezzo di 115 dollari al barile “può comportare un minor livello del Pil italiano di circa lo 0,7% in due anni a parità di altre condizioni”. Spiega il direttore generale di Confindustria Giampaolo Galli.

A ciò si aggiunge l’aumento dell’inflazione nei paesi europei, che secondo la Banca centrale europea sarebbe “ampiamente riconducibile al rincaro delle materie prime”. Francoforte infatti ha espresso preoccupazione, avendo rilevato il forte aumento dei prezzi del petrolio.

“I disordini politici in medio oriente e in nord africa – osserva la Bce – hanno portato a temere che fattori geopolitici potessero minacciare la sicurezza degli approvvigionamento e questo ha esercitato ulteriori spinte al rialzo sulle quotazioni”.

10 marzo, 2011 - 12.35