Libia
Libia, arrivano i primi aiuti italiani.
Continua il conflitto continua. Da una parte gli scontri tra i ribelli e gli uomini del rais. Dall’altra le reazioni della diplomazia internazionale e il ruolo dell’Onu. E intanto, la macchina diplomatica tenta di prendere le contromisure, mentre la nave italiana Libra, che porta venticinque tonnellate di aiuti della cooperazione, è entrata nel porto libico di Bengasi.
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha chiesto al regime libico la fine degli attacchi contro i civili e ha messo in guardia Tripoli che qualunque violazione del diritto internazionale sarà portata dinanzi alla giustizia.
Ban Ki-moon ha nominato un ex ministro degli Esteri giordano, Abdelilah al-Khatib, come suo “inviato speciale” in Libia perché avvii “consultazioni urgenti” con le autorità a Tripoli e nella regione per affrontare la situazione umanitaria.
Nel frattempo continua l’emergenza profughi. E’ salito ad oltre 200mila il numero di persone fuggite dalla Libia, stando agli ultimi dati resi noti dalle Nazioni Unite.