Libia
“State attenti. Se tu tradisci un tuo partner, come credi che quello debba reagire?”
Così Saif al Islam Gheddafi spiega l’atteggiamento libico nei confronti dell’Italia. Il secondogenito del raìs ha ricevuto nella nottata di ieri alcuni giornalisti italiani, all’hotel Rixos di Tripoli.
“Siamo rimasti scioccati dalla vostra posizione – prosegue Saif -, anzi molto irritati, perché voi siete il primo partner della Libia al mondo; il numero uno nel gas, nel petrolio, nel commercio. Il presidente Berlusconi è nostro amico. Siamo vicini, amici. Perciò potevamo aspettarci questo dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Svezia: ma non dall’Italia”.
E continua, minaccioso, dicendo che la Libia “è una linea del fronte per l’Italia. Quello che succede oggi qui da noi, determinerà quello che succederà da voi domani”.
Ribadisce poi che non c’è nessuna possibilità di dialogo con gli insorti, e dichiara che “sarà guerra fino alla fine”.
Non sono tardate ad arrivare le dichiarazioni del ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, in replica a Saif Gheddafi. Il figlio del rais, dice Frattini, sta cercando di “legittimare un regime che l’Unione europea ha detto che non puo’ essere legittimato”.