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Consiglio regionale del Lazio

Immigrati, la Pisana accoglie 95 minori

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- La commissione Lavoro pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali ha dedicato la seduta odierna all’emergenza profughi.L’argomento è stato affrontato dal direttore generale della Ausl Rm/F, Salvatore Squarcione, e dall’assessore alle Politiche sociali, Aldo Forte. Squarcione ha sottoposto a tutti i componenti una relazione dettagliata riguardante la situazione della ex caserma “De Carolis” di Civitavecchia, il quadro clinico all’interno del campo, l’organizzazione sanitaria, logistica e amministrativo contabile.

È infatti Civitavecchia, al momento, il comune laziale maggiormente coinvolto nelle procedura di accoglienza dei circa 700 profughi giunti via mare a partire dal 5 aprile scorso dal centro di accoglienza di Lampedusa, nell’ambito del Piano nazionale per l’accoglienza dei migranti predisposto dalla Protezione Civile in attuazione dell’accorso Stato Regioni Enti Locali del 6 aprile 2011.

Per le tematiche di carattere sanitario, in prima linea ci sono proprio la Ausl Rm/F e l’ospedale San Camillo, il cui personale è affiancato da Cri (Croce Rossa Italiana), Simo (Società Italiana Maxillo Odontostomatologica), Amsi (Associazione Medici Stranieri in Italia), mediatori culturali e psicologi.
In particolare, la Ausl ha costituito una unità di crisi per far fronte ai diversi aspetti dell’emergenza: dall’analisi sintomatologiche, all’incremento di ore di reperibilità del personale dipendente, alla maggiore dotazione di ambulanze. Un’operazione che ad oggi è costata circa 180mila euro, di cui 5mila di soli farmaci.

A costo zero, invece, è risultato il trasferimento nel Lazio di 95 minori tunisini non accompagnati, inviati da Lampedusa con voli charter e smistati in vari centri di accoglienza sul territorio regionale, a fronte di una retta giornaliera da 60 euro assicurata su base pluriennale dal ministero dell’Interno. Questo quanto riferito alla Commissione dalla Giunta.

Nel corso della seduta si è parlato anche delle politiche per affrontare futuri arrivi di migranti, a fronte di una proiezione massima di 5mila presenze stimate dal Piano nazionale. È in corso un censimento delle case famiglia per i minori, mentre si prospetta un bando rivolto agli enti locali e alle Ipab per il recupero di strutture idonee ad ospitare temporaneamente rifugiati politici.

Più volte è stata ribadita la volontà di non alimentare alcuna discriminazione e di favorire l’integrazione nelle comunità laziali di destinazione degli stranieri in arrivo dall’area africana, con un’attenzione a non stressare nessun territorio in particolare, favorendo una distribuzione capillare che tenga conto anche delle specificità di Roma, gravata in questo periodo da un enorme afflusso di pellegrini e dalla già consistente presenza nell’area cittadina di un alto numero di migranti.

26 aprile, 2011 - 18.28