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Esteri - Nessuna intesa dopo il vertice di Berlusconi con il premier

Immigrati, manca l’accordo con Tunisi

cartina_tunisia_c2000Immigrati, nessuna intesa con la Tunisia.

Rimpatriare i mille già identificati subito e programmare le partenze di altrettanti entro la fine della settimana. E’ questo l’obiettivo dei tecnici del Viminale che sono rimasti a Tunisi dopo l’incontro tra Berlusconi e il premier tunisino Beji Kaid Essebsi.

Intanto, però, continuano gli sbarchi a Lampedusa, mentre i primi migranti cominciano ad arrivare anche in Toscana, accolti da applausi. Non mancano, però, le polemiche.

Sulle coste siciliane, dalle 20 di ieri, 4 aprile, a stamattina, sono già arrivati oltre 700 migranti.

Sul fronte diplomatico, invece, si registra un nulla di fatto. L’attesa visita di Silvio Berlusconi e Roberto Maroni a Tunisi, che avrebbe dovuto concludersi con la sigla di un’intesa tra i due paesi, si è chiusa con una manifestazione d’intenti e la “volontà politica” di entrambe le parti a sottoscrivere un accordo. Una commissione tecnica di funzionari del Viminale e del ministero degli Interni tunisino è al lavoro per riempire di contenuti la cornice ‘politica’ più generale e oggi il ministro dell’Interno, sarà a Tunisi per verificare se ci sono le condizioni per dare il via libera.

Resta quindi al momento senza una definizione quantitativa la questione dei rimpatri, per cui resta “la disponibilità da parte del governo tunisino ad esaminare la questione e la volontà italiana di farlo in maniera assolutamente civile” .

Intanto nella giornata di ieri, dopo il vertice a Palazzo Grazioli tra Berlusconi e la Lega, è stato dato il via libera da parte del Carroccio alla concessione del permesso di soggiorno temporaneo per i migranti in modo da permettere loro di raggiunge gli altri Paesi europei.

5 aprile, 2011 - 10.17