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Politica -Ma il Pd promette battaglia e definisce il ddl "ad personam"

Processo breve, sì al primo voto

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Processo breve, passa il primo voto.

E’ ripreso oggi pomeriggio alla Camera lo scontro parlamentare sul disegno di legge sul processo breve, con la maggioranza che ha superato il primo step per 11 voti.

Il Pd aveva chiesto il ritorno in commissione del provvedimento, che prevede la riduzione dei termini di prescrizione per gli incensurati imputati in primo grado, una norma di cui si potrebbe avvalere il premier per estinguere il suo processo Mills prima che arrivi a sentenza.

La richiesta è stata negata con un margine di 11 voti, come ha annunciato all’assemblea il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

L’opposizione ha annunciato una dura battaglia contro il ddl che ha definito una “legge ad personam”, mentre il Csm ha detto che avrebbe l’effetto di una amnistia per gli imputati in un gran numero di reati.

Per il centrodestra si tratta di introdurre un principio di civiltà giuridica e il relatore del disegno di legge, Maurizio Paniz del Pdl, ha detto che non c’entra nulla con il processo Mills, “perché questo non arriverebbe comunque a sentenza di primo grado, in quanto scatterà prima la prescrizione, anche nei termini attuali”.

Il fatto è che tutta la maggioranza, ministri e sottosegretari compresi, sono stati mobilitati per le votazioni, che, secondo i tempi contingentati, dovrebbero concludersi domani sera.

Il disegno di legge dovrà poi passare al Senato per un’altra lettura.

12 aprile, 2011 - 17.19